Qualcosa di strano mi tormenta, alla mostra dedicata ad Adriano nel Museo archeologico d'Atene. Ci vuole qualche ora per far sedimentare questa miscela di déjà vu.
Al cospetto dei filosofi, sento che contro ogni ragione umana vale quell'analisi lucida e al contempo romantica di Fabrizio Canciani, con Stefano Covri.
Il tempo è dei filosofi, i ribelli l'han sancito.
Mi manca, Fabrizio, anche se sento risuonare spesso la sua voce. Due consigli, uno raccolto, l'altro ancora sospeso nell'aria.
Lo canto, mentre scruto questi volti severi, prima di tutto con se stessi.
Quel tempo dei filosofi, un cielo fluttuante spalancato sopra, una bellezza discreta, quella del pensiero che non fa rumore e cerca invano una ragione in una rete di vuoti.
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