La storia appare così limpida, dove è di casa. Senza abiti che la camuffino o la rendano meno dolorosa. Al Castello di Novara, mi fermo cogliendo quattro cifre e infiniti volti. Poi incontro Marcello Pezzetti: Torna un pomeriggio milanese, nella mia memoria affaticata, la lucidità di Marcello, che supera anche i vortici della storia.
1938, ottant'anni fa. Eravamo tutti uguali allora. Italiani, che la pensavano in modo differente e simile. Cita alcuni nomi e ne rivedo occhi, risento i loro racconti, provo i brividi.
Uno di loro, mi narra ancora quando salutò sua mamma per l'ultima volta, sulla soglia della camera a gas. Ed è storia tragicamente comune.
Uno di loro, mi dice di quando suo nonno abbandonò l'azienda per mettersi in salvo; rientrando in Italia, il suo socio gli restituì tutto. E non è storia comune.
Tra queste mura, incontro italiani ebrei, ricchi e poveri, fascisti e antifascisti, colti e umili. Italiani, che ottant'anni fa si sentirono dire: non c'entrate più niente, con noi.
Eravamo tutti uguali. Siamo tutti uguali. Finché qualcuno decide che no, non è così. E noi possiamo seguirlo o ribellarci: perché non siamo tutti uguali, o lo siamo perché tutti liberi.
https://www.ilcastellodinovara.it/event/1938-la-storia-80-anniversario-delle-leggi-razziali/
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