Chissà dove si era ficcata, la primavera, o dove mi ero nascosta io. Incombe la pioggia, assicurano, ma sento il sole che indugia sulla pelle. Il vino si affaccia sullo spettacolo che è Soave, ma prima fruga tra le rose.
Io studio, ascolto, ma per farlo devo scivolare sull’erba. Davanti a me, ho un mondo che mi aspetta, come se io stessa fossi quella rosa.
Chissà dove inizia la primavera, forse proprio da me.
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