Ci sono film che mi tormentano, come "99 Homes" e "300", tanto che devo spegnere subito per non lasciarmi divorare dentro.
Due mondi così diversi, nel tempo e nel luogo. Chi viene catapultato fuori dai suoi affetti, dalle sue certezze. Il primo per soccombere, pensando di sopravvivere in America. Il secondo per morire, pensando che sia tutto vano oppure degno, in Grecia: non conosciamo gli ultimi pensieri.
Uno sfrattato, con la sua famiglia. Un re, con i suoi guerrieri.
La differenza, è un confine troppo invisibile perché io possa andare avanti a fissare quel minuscolo e terribile schermo.
Un ragazzo di cui non so il nome e Leonida, cantato dalla storia. Un'invenzione così reale e un fatto così reale da sembrare inventato.
Si salvi chi non può, nell'universo di umana miseria.
Perché chi può fare qualcosa, troppo spesso si tira indietro.
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