Ti sembra di essere furbo, furbissimo. Ti nascondi tra i
rami e resti immobile, o pensi di essere immobile.
Credi che gli uccellini stiano parlottando ignari, mentre tu furbissimo li sta
osservando. Forse se potessi interpretare i loro dialoghi, sentiresti che ti
stanno prendendo in giro.
Immobile, eppure ogni tuo respiro tradisce la tua presenza.
Il bosco non ti sfotte, perché è educato; si è abituato agli uomini, nei
secoli, e prova affetto nonostante tutte le ferite. Forse non imparerà mai, che
non deve fidarsi di noi. Così finge di fermarsi e mette in piazza le sue
creature pur tenendole al sicuro, perché tu ti illuda di essere più forte, più
furbo. Come si fa con un bambino.
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