Sapete che preferisco il calcio all'uncinetto, e mi duole solo non praticarlo, anche per scherzo. Mi piace anche parlarne, persino scriverne.
Però ammetto che condivido lo sguardo sofferente di una collega quando i maschi cominciano a discutere di calcio. Sarà perché il gioco è bello quando è breve, fatto sta che nel giro di pochi minuti la cosa diventa vagamente insopportabile.
Non è solo la durata, si intende, ma l'espressione che passa dallo stato "divertimento" a "questionedivitaedimorte". Improvvisamente, sembra tutto così pesante, e pesante non dovrebbe proprio essere.
Così torno una femmina svampita, etichettata come diceva quel signore (scusi non voglio annoiarla), finché non la smettono. O finché non piazzo le cuffiette alle orecchie.
Incontentabile, lo ammetto.
Nessun commento:
Posta un commento