venerdì 13 luglio 2012

Maschi, calcio e incontentabili

Sapete che preferisco il calcio all'uncinetto, e mi duole solo non praticarlo, anche per scherzo. Mi piace anche parlarne, persino scriverne.

Però ammetto che condivido lo sguardo sofferente di una collega quando i maschi cominciano a discutere di calcio. Sarà perché il gioco è bello quando è breve, fatto sta che nel giro di pochi minuti la cosa diventa vagamente insopportabile.

Non è solo la durata, si intende, ma l'espressione che passa dallo stato "divertimento" a "questionedivitaedimorte". Improvvisamente, sembra tutto così pesante, e pesante non dovrebbe proprio essere.

Così torno una femmina svampita, etichettata come diceva quel signore (scusi non voglio annoiarla), finché non la smettono. O finché non piazzo le cuffiette alle orecchie.

Incontentabile, lo ammetto.

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