Rhett stringe i pugni, sì, ma per poco. Dai è un umano anche lui, gli occhi di Rossella sono strepitosi e quando si riempiono di lacrime, diventa un brutto affare.
Ma c'è sempre una salvezza per un uomo imponente, che si trova suo malgrado impotente (citazione Umberto Tozzi, e lei te lo fa pure pesare, di solito). In questo caso, se gli occhi ti tradiscono, ti salvano le mani.
Rossella in questa scena piange... con naturalezza o ci medita, perché deve convincere Rhett a sganciare i soldi per salvare Tara. Una buona causa, persino. La salvezza di Rhett, che vediamo sul punto da capitolare, viene da uno sguardo alle mani: chiaramente non quelle di una gran signora, come si vantava lei di essere tuttora, ma di una contadina. E allora il dubbio sull'edificio completo crolla.
Insomma, piangere per convincere un uomo si può. Ma bisogna imparare a mentire meglio. Soprattutto se guarda dentro di te con risultati persino migliori dei tuoi.
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