Un pranzo che sa essere piccante e delicato, come una terra da scoprire con la sua ospitalità. Tutti sognanti con una chitarra o una tastiera, mentre il caldo resta sulla soglia e forse rincorre il treno perplesso.
Un appuntamento nel cuore dell'estate, perché sì, forse è estate. Scopro spazi vuoti, e nessuna ansia di riempirli. Musiche che amo, musiche che non conosco, si fondono in armonia, e riesco a essere meno cattiva.
Non posso indossare giacche di pelle, non posso gridare mentre suono al vento. E non c'è il vento, anche lui in ritirata.
Un pranzo che ci tiene vicini, mentre stiamo partendo. E forse è estate, davvero. Il tempo di mormorare un grazie e incamminarsi, felici.
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