Ti viene a trovare di prima mattina e i suoi occhi brillano con il sole, più del sole. Piccoli riti compie, con le sue piccole zampe, con la sua coda luccicante chissà se per la rugiada, con il suo muso morbido alle carezze come alla vista.
Torna, va, resta con uguale indifferenza mostrata, la micia. Cerca di compiere un atto proibito, che sia entrare in casa o saltare sulla poltrona, già pronta a fare dietrofront a un cenno di rimprovero.
Viene, si sdraia, si strofina per niente. Perché cos'è una carezza, se non qualcosa di imponderabile. Ogni tanto chiede cibo, ma sembra farlo per assecondare i dubbi umani.
In realtà, lei arriva e va per libertà. E per curarti. Perché quando meno te l'aspetti, ti salta nel grembo e diventa un gomitolo che ti leva ferite e spalanca il tuo cuore.
Lei viene per niente, lei viene per te.
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