Quando il temporale annuncia di avere scherzato, penso di poter tornare ad ammirare il mio lago. Ma qualcosa si insinua.
Come una macchia rosa, la distrazione di un pittore fuori campo. Poi mi spiato e lei cresce. Uno, due, dieci fiori e più, sfacciati nel loro giocare sul bordo azzurro del Maggiore.
E io non so più su cosa soffermarmi, divisa nella felicità.
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