Per me gli alpini sono don Carlo Gnocchi e il resistere sotto il peso del dolore, ma non subirlo: offrirlo, anche il più innocente, e cercare di alleviarlo con cure e fede.
Per me gli alpini sono il Giancarlo, che consuma i metri dalla sede nel parco al Comune perché possa essere sempre più bella. Bella come la sua città.
Sono le stelle donate, con un piatto caldo. E il brindisi della domenica, che non celebra nulla, se non la gioia di essere amici.
Amis.
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