Una giuria immaginaria, o forse mai nulla di più concreto. Pronta a sentenziare ciò che dovevamo fare o che ciò eravamo capaci di evitare.
Quel gesto così semplice, prova a mettere le mie scarpe. E' più calzante (non è una battuta, accidenti, Arguta Paffuta) rispetto alla metafora di mettersi nei miei panni. Perché puoi sfuggire alle riflessioni nei vestiti altrui, ma con le calzature no: o soffri, o le perdi e smarrisci il tuo percorso ugualmente.
Non per cercare assoluzione, un perdono che solo Uno può. Ma prima di trarre le tue conclusioni, cammina nelle mie scarpe.
Walking in my shoes, Depeche Mode, canzone per la notte.
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