domenica 28 giugno 2015

Notte e l'unica cosa che so della Grecia (e dell'Europa)

Che ammirazione per le certezze che puntualmente scorrono sui social network e nelle dotte interviste di ca' nostra.

Io non ci capisco una mazza. Non ho la minima sicurezza a proposito delle responsabilità.

E ascoltando gli amici, la loro voce che nella tristezza non perde la dignità, mi sembra di sapere solo una cosa.

Che spariamo troppe sentenze e non conosciamo più la minima empatia, neanche (tanto più) quando la sbanderiamo. Neanche con i fratelli greci.

E che abbiamo conciato da schifo questa povera Europa.

Saranno banalità, ma mi fanno stare male. Non come loro e senza dignità.

Notte e quello che so della Grecia (e dell'Europa)

1 commento:

  1. Quanto possa io condividere i concetti di questa riflessione? Tantissimo, perché ci penso e li penso come se fosse una terra dove fossi nato!
    Penso però ai levantini nella storia: come erano storicamente per europei, occidentali, nordici e veneti?
    Inaffidabili e contemporaneamente credibili? Fratelli promettenti ma bugiardi?
    Il sale greco non era dolce né amaro... ma fu fondamentale per condire di gloria ogni pietanza romana, non solo nel gusto!

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