Abbassando il sipario, intravedo la luna. Guarda che strano congedo: c'è proprio lei di mezzo, lei che mischia sogni e realtà con disinvoltura.
Adesso so che devo riprendermi ciò che è mio. Un aroma dolcemente beffardo nell'aria mi ricorda però che non è proprio tutto mio. Mi rammenta ciò che avevo all'inizio, e persino prima. A quello che mi è scivolato tra le mani, immeritatamente. A ciò che ho stretto, perché mi hanno dato la forza.
Quello che è mio, ho capito, alla fine lo offro a te.
Notte e quello che è mio (lo offro a te).
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