Mi importa invece fare due considerazioni, mie e limitate, sul dopo. Sfottere è un'arte, e quasi nessuno sa praticarla. Ci vuole troppa sensibilità, per non ferire l'altro. L'accanimento per me è solo la prova che non si è sportivi, perché lo sport inizia e finisce con il rispetto.
E poi osservo banalmente: come abbiamo rovinato il nostro calcio, le nostre teste. Immersi nello scannamento altrui, nel sublimare il nostro io (indipendentemente, oltretutto da quanto siamo stati bravi) . Cafonismi a volontà, da una parte e dall'altra.
Mettessimo le medesime energie a migliorare il nostro piccolo mondo...
La contrapposizione attraversa le nostre vite e vorrei chiedere scusa, a cominciare da lei: scusi signor calcio.
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