sabato 7 novembre 2015

Ogni giorno con Lauretta

Quanti cuori contenevano la chiesa, il sagrato, ogni spazio che poteva accogliere. Ripenso a questa giornata, che finisce eppure no.

Sant'Edoardo, santuario nato nella campagna e subito dopo la cartoleria, per la gioia di don Ambrogio. Rivedo quelle immagini di cui avevo sentito. Lauretta ragazzina, Lauretta donna, moglie, madre, poi nonna. Lauretta che insegna tanto con la sua discrezione, con l'esserci, senza mai mettersi in mostra. Sì, lei non si metteva in mostra, ma c'era, ricorda don Emilio la sua umiltà, il suo sorriso, la sua armonia.

E quanti di noi, quante generazioni, prendendo un quaderno, una penna, un giornale, hanno potuto avvertire la luce che si posava. La sentiamo ancora di più ora che lei si è allontanata. Ma come allontanata, se la sentiamo così vicina. E ogni attimo ci porta a un incontro nel suo nome, a stare insieme, a consolarci, a rafforzarci, a combattere anche.

Questo quartiere che oggi è uno dei più popolati, che si disperde in tante strade e ha un viale bellissimo e terribile, è raccolto qui, nel nostro trovarci insieme per Lauretta.


Ogni giorno è stato con Lauretta, che ce ne rendessimo conto o no. E ogni giorno lo sarà: di questo, mi rendo conto.


http://neicassettidimalu.blogspot.it/2015/11/i-quaderni-di-lauretta-e-basta.html

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