Chissà quando abbiamo cominciato a sentire impellente il bisogno di entrare noi nelle storie.
Di vedere un miracolo quotidiano e di doverlo fotografare, prima di ringraziare o respirarlo. Piccola volpe, me lo ricordi anche tu in quell'estate dolcemente combattuta.
Chissà quando abbiamo scattato il primo selfie dell'anima, dev'essere stato di lì a breve.
Quando abbiamo deciso che una tragedia doveva avere subito una sentenza scritta che tutti potessero leggere, la nostra.
E ripenso a quand'ero ragazza e il fidanzato scuoteva la testa davanti alla marea di fogli scritti: "tutto questo tempo per scrivere storie, così vivi di meno". Io gli contestavo con un sorriso che per me anche quello era vivere.
Ma oggi che scrivere è ancora più facile, tempesti senza far rumore su un display e puoi esibire danni ancora più inconsapevolmente, mi sembra che troppo tempo, troppe energie se ne vadano.
Chissà quando abbiamo cominciato a vivere di meno.
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