Tutto dimenticabile, mi assicura la ragione. Eppure Nel silenzio della notte di montagna, aveva un senso spezzare le sbarre di una gabbia, anche così.
La canzone, l'avevo ascoltata molti anni addietro, indecisa se credere al dolore, alla musica o alla liberazione. Probabilmente a tutti e tre insieme.
Ma un film raccontato nel buio, per non svegliare chi amavo, è uno spezzone di ricordo che non andrà mai perduto.
Ci sarà sempre chi riderà della mia passione per i Kiss e il circo delle maschere. (Anche) per questo li prenderò sul serio sempre.
Alzatevi... Sedetevi... Dovrei piangere e sto ridendo, di fronte alla fine che ci fissa.
Perché?
Perché siamo liberi. Anche di ballare.
Notte e Detroit Rock City.
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