In questo sussurrare testardo della pioggia si perdono i contorni di una foto. Era in bianco e nero, senz’altro. L’autore senza che io lo sapessi, ne ha prodotte molte altre e tutte le conosco.
Ma quella foto che mi ha preannunciato, no. L’ho pregustata in questi mesi, mentre lui la cercava negli archivi così lontani nel tempo. Adesso però, proprio in queste ore, lui è volato via.
Penso che c’è solo una foto che ho desiderato di più: quella della mia bisnonna Serafina, la letterata di casa. Mi sembra così assurdo che proprio il suo volto bello e fiero non ci sia arrivato.
Ma forse è proprio questo il punto. Forse le foto che non vedrai, sono quelle che già hai stampato dentro.
Questo signore che tante volte ha catturato mio padre con la sua macchina fotografica, prima di volare via mi ha visto entrare al suo capezzale. Destandosi, ha pronunciato il mio nome, e ciò che con altrettanta potenza mi definisce.
- sei la figlia del Nino.
Proprio come le ultime parole di mio padre: sei una figlia.
Le foto che non vedrai, sono già dentro di te.
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