Volevo un grattacielo, per guardare il mondo dall'alto in basso. Adesso rimango senza fiato, ma voglio scivolare a terra. Scorgere le ultime, ostinate rose appiccicate a una chiesa, percorrere la strada dagli odori sferzanti e perdermi, ancora una volta. Perché sulla superficie ti smarrisci sempre.
Voglio un grattacielo, una torre, qualcosa costruita dall'uomo. Te lo gridavo sempre, papà, mentre accarezzavi i tuoi fiori.
E adesso che guardo dal trentanovesimo piano, ammiro in silenzio e poi so una cosa sola.
Che voglio scendere, tra le rose, gli odori, la gente. Voglio scendere a capire se tutto ciò che ho visto, sia vero.
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