L’opera è già un sogno, anche l’eco degli applausi si esaurisce. Io esco chiacchierando con chi conosco da poche ore, forse: perché ci sembra di aver già condiviso moltissimo.
Dell’Aida, di ciò che ho vissuto e del suo significato parlerò una volta che avrò tentato, probabilmente invano, di mettere in ordine le sensazioni.
Adesso esco dal teatro Giuseppe Verdi e sento scorrere tutta la vita. La piazza si mette in moto, i locali accolgono, la notte si tinge di giorno.
Mi giro una volta ancora ad ammirare le linee del teatro e i suoi bagliori discreti di gioiello che non deve dimostrare niente a nessuno.
Poi, sembro lasciarlo alle spalle. Ma quello che non ti lasci alle spalle è la gioia di un piccolo atto folle, di un gesto di fiducia verso tuo padre e la vita.
- Se non hai mai visto l’Aida non hai visto un’opera.
L’ho fatto, papà. E non lo lascio alle spalle.
Nessun commento:
Posta un commento