Capisco che la democrazia assomigli al respiro: ti abitui e non ci fai più caso. Tuttavia, mi addolora sempre vederla calpestata, in ogni Paese.
Una democrazia non è un regime, perché si vota. Perché entrano persino quelli che della democrazia si lamentano. E che nei loro - reali - regimi non possono votare veramente, figurarsi chi la pensa in modo differente.
Forse noi possiamo dimenticarci di cosa significhi democrazia, come della meraviglia di respirare. E cerco di non amareggiarmi. Ma non riesco a non farlo, perché penso a chi quel respiro, definitivo, l'ha offerto per far esistere la democrazia.
Per questo soffro e mi ostino a sognare, che prima di definire regime una democrazia, uno stia attento. Mica che poi sia tentato di definire democrazia un regime, dove coloro che pensa di difendere, sono frenati, imprigionati, gestiti da terroristi e obbligati a dire di tutto: persino che è una democrazia.
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