sabato 17 gennaio 2015

Un saluto e un virus

Qualche giorno fa una persona - che non conosco - mi ha scritto una mail.  Adoro i feedback, anche quando la comunicazione non si sa bene dove voglia andare a parare, cioè non c'entri poi decisamente con il primo messaggio: ma forse abbiamo voglia tutti di scrivere qualcosa, di sfogarci, di dire anche solo "esisto". E ci sta.

Solo rileggendo, mi sono resa conto dell'incipit. O meglio, del non incipit.

Non un buongiorno. Non un "cara". Soltanto un'irruzione beata nella mia posta, quasi non fossi una persona, ma un ruolo o una cosa.

Ma come si può - mi sono chiesta, addolorata - che mi scrivi e neanche mi rivolti un minimo saluto, anche solo di rito?

Poi ho pensato alle persone che mi scrivono o mi mandano un messaggio, conoscendomi, senza far scivolare nemmeno un casuale "buongiorno" o "come va".

E mi sono convinta che ci sia un virus, capace di erodere ciò che ci hanno trasmesso e insegnato, almeno provato, che stia divorando la nostra umanità.


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