Il bar è chiuso, nella pigrizia della domenica, ma c'è un anziano sotto il portico. Riparato dal vento, seduto su una panchina, armeggia e tu pensi a un gesto d'altri tempi.
Compilare cruciverba, leggere un libro, invece no: sta passando una moneta sul gratta e vinci. Con lentezza, come a darsi più possibilità di farcela. Di poter uscire da quel riparo e affrontare con sorriso vittorioso il mondo.
Ma io devo andare e non vedo la conclusione. Così lo immagino, intrappolato in quel gesto, come una lenta, interminabile danza con la fortuna sotto il portico.
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