La Memoria che resta, con il dolore. Vorrei che potesse essere alleviato, da qualche progresso dell'umanità, brillante o limitato.
Ma ogni anno, se possibile, va sempre peggio. La Shoah e persone che tentano di rimescolare le carte, di straziare ancora di più le vittime. Sortilegi che apparentemente non si possono spezzare.
Ogni anno chiedo scusa a quelle vittime, che hanno un volto, un cuore,una famiglia. Non domando perdono per allora, perché non ne ho la possibilità e il diritto.
Chiedo pietà per oggi. Per la Shoah negata, per quella strumentalmente usata,per ogni lacrima ignorata.
Ci sono momenti in cui vorrei gettare la spugna, perché negarlo? È tutto troppo orribile per essere sopportato. Poi, mi sfiora un pensiero della mia amica Angi, e del dialogo ideale, e così vero, con Etty Hillesum, che riuscimmo a leggere una studentessa e io, vincendo l'emozione.
E un dolce monito di Angioletto Castiglioni, più forte degli errori di Flossenburg: la cultura, la cultura umanistica può salvarci.
La Memoria, l'umanità ancora perduta. E sempre da ritrovare.
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