Che cosa dovrei fare, scusa? Mettermi a fare il conto dei coltelli: quanti sono, chi li ha tirati, chi li scaglierà e via dicendo?
Non potrebbe fregarmene di meno, visto che quelle lame non mi sfiorano più da un pezzo. Le lascio ai loro grovigli e mi dedico ai pensieri d'amore.
Anche a quelli di un nonno, un rocker che così per la seconda volta veste questi panni. E mi investe una tenerezza immensa, come solo il rock, duro e puro, sa darmi.
Buona notte Vince Neil, ragazzaccio e super nonno. Quelli che si scagliano i coltelli, queste cose neanche sanno iniziare a gustarle.
I'm alive.
Notte e invece dei coltelli conta il rock.
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