Alla signora Nanda ho confessato che sta diventando la mia filosofa di riferimento. Dopo l'arte di attraversare, me ne ha offerta un'altra.
Perché lei sferruzza che è un piacere: maglia, uncinetto, punto di qua e di là. E io vorrei andare a lezione, ma sono frettolosa e impaziente.
Di più, le ho confessato che ho l'ansia di prestazione, in una famiglia che dell'uncinetto e della maglia era regina. A nove anni, in montagna sono andata a ripetizioni dalla moglie del macellaio. La mia sciarpa azzurra era stupenda, voragine centrale a parte.
- Balen, lascia perdere.
Non me l'ha detto con la voce, ma con gli occhi, che è peggio. Mi sono anche applicata: a ogni intervento chirurgico che subivo, prendevo in mano io i ferri della situazione e cercavo di gestire la convalescenza. Non potendomi muovere, avevo il tempo di coltivare la pazienza. Ma ogni volta mi sentivo o mi facevano sentire un fallimento: che è poi la stessa cosa.
- Signora Nanda, non sono capace.
Lei mi fulmina con lo sguardo: non dire mai che non sei capace, tu puoi farcela benissimo.
Ancora una volta, mi parla di maglia e uncinetto e non solo.
http://neicassettidimalu.blogspot.it/2016/10/la-signora-nanda-e-l-dell.html
Nessun commento:
Posta un commento