Senza il canto della pioggia, ci si abitua al silenzio. Si perde di vista la luce vera. Si sente l'aridità dei momenti privi di un apparente perché.
Ma il canto della pioggia sa anche diventare duro, spaventare e far richiudere in se stessi. E' in grado di straziare, specialmente se l'uomo gli dà una mano.
Questa è la sorte di mettersi in ascolto, immergersi nel canto della pioggia o nella sua assenza, senza potersi mai sbilanciare sulla bellezza nell'aria o sui pericoli più seri e severi.
Con il canto della pioggia, senza il canto della pioggia, uniti dalla riconoscenza di creature e dalla nostra fragilità.
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