Poche sera fa, ero tra te, Luigi, e il nostro cantastorie. Pensavo: ma come posso essere così fortunata e di cosa mi lamento poi, quando ho accanto due maestri così.
Luci che ammiri, senza avvicinarti troppo, ma attenzione: ammirazione è una parola scarna, fredda. Perché sui loro passi, ti senti dentro anche se sei piccola e inadeguata.
Innamorati della loro terra, del battito dei suoi telai, che si senta ancora o no.
Luigi, oggi tagli il traguardo degli ottant'anni e sei ragazzino quasi quanto Ginetto.
Nasci il 22 ottobre, quando venne alla luce anche il mio nonno Giannino.
Quando nascete voi, quando nasci tu, il mondo racconta una storia nuova. E io come una bambina ad ascoltarla.
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