Penso che non ci siano più parole, quando sento quelle meravigliose e potenti di papà Marco e mamma Stefania.
E quelle ultime, scandite proprio con la forza della loro bimba.
Chiara, vivi, vivi, vivi. Tre volte, il che mi riporta alla fede e a Colui che ha voluto che noi vivessimo.
Invece, fuori mi devo sorprendere ad ascoltarne tante, ciascuna preziosa. Sono quelle dei bambini. Stanno affidando i loro palloncini bianchi, con foglietti che restano candidi nonostante ci abbiano scritto sopra: perché quei pensieri sono puri come i loro occhi, che frugano nel cielo.
Il cielo, è pallido d'amore come loro e sento una bambina dire: guarda i palloncini, sono neve che sale. La natura che capovolge tutto, si fa accettare con il loro sguardo. Che continua a seguire avidamente quelle creature leggere, non fragili.
Chiara, non era fragile. Chiara forse gioca con i palloncini o forse non ha tempo di giocare, perché forte com'è ha già troppo da fare. Deve costruire una casa per altri piccoli e poi deve prendersi cura della famiglia, e chissà cos'altro ancora.
Deve vivere. Chiara, lassù, vive.
http://www.unacasaperchiara.it
Nessun commento:
Posta un commento