Ci volevano voci e strumenti, quelli della Fortezza. Nel gioiellino che è Meina, si viaggia in ogni continente e ogni generazione.
Tutti i sacrifici che affrontano queste persone, sembrano prendere il volo nell'aria come la musica. Solo felici di dare e cantare, non possono che contagiarci.
Guardo i più giovani, adolescenti appena, quasi con orgoglio e poi risalgo fino al decano che a 83 anni canta con passione che non si può proprio fare a meno di amare.
È tempo di commuoversi, di ridere, di battere le mani, mordere il freno per non danzare. E il lago Maggiore ci riaccoglie, desideroso di ascoltare del nostro viaggio, ancora.
Notte e il mondo cantato sul lago.
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