Sono piccina e già viziata dalla tv e dalla libertà: non me la ricordo, quella sera. Vado ancora alle elementari e sento la voce di mio padre che commenta su quei pionieri.
Poco tempo dopo, avrei dato per scontato tanto, troppo. Lucio Flauto, mio concittadino ineguagliabile, Renzo Villa, Enzo Tortora: ma che coraggio hanno avuto? E il Peppino, Peppino Mancini. Più di quarant'anni fa: me lo richiedo con forza pensando a quanto hanno osato con la loro creatività.
Di Telealtomilanese, ho un pallido ricordo. Poi Antenna Tre e spesso si andava lì, nella magia di uno studio televisivo, dove tutto risultava diverso oppure - per una strana alchimia - più vero.
Eppure non era chiaro l'elemento più importante: che era la mia città che osava, la mia Busto che andava oltre la linea, che rischiava, che tremava e ripartiva più forte, fucina di libertà e di umanità con uomini e donne speciali.
Io ora voglio ricordarmela, quella sera, in tv. E quella voglia di correre avanti, che Busto - mi spiace - sembri avere smarrito. Proprio come l'Italia e la televisione.
Voglio ricordarmela perché loro se lo meritano e perché qualcosa bisogna fare, per ritrovarci e ritrovare quella voglia di osare. Grazie a chi ci offre questa chance.
Bottega Artigiana, via Zappellini 4, Busto Arsizio: Amici di Renzo Villa. Sabato 19 novembre- Sabato 3 dicembre
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