Il poeta che non va alla premiazione, non aspettano che questo per sputtanarlo.
E sorvolando sulle figure politiche, vedo scorrere rivoli, se non fiumi in piena di arsenico per tutti.
Vedo persino sconosciuti fotografati e messi alla berlina su Facebook perché smanettano invece di parlarsi (perché, noi cosa stiamo facendo?), perché vestono da schifo (mica tutti sono modelli come noi), un perché si trova sempre.
Quello che è irrintracciabile, è un dubbio, anche minuscolo. Un'attenuante anche solo intravista, uno straccio di domanda prima di scagliare una pietra.
E io quel dubbio me lo tengo stretto.
Ho già troppo da giudicare me stessa. E perdonarmi. Nelle teste degli altri, non riesco a entrare.
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