Sta parlando Cino Tortorella, no, sta narrando una fiaba affascinante e anche dolorosa come tante fiabe.
Con lui Giovanna Massironi, che ci offre la magia di questo incontro.
Magia. Me l'avessero detto da bambina, che avrei ascoltato Cino senza il filtro di uno schermo, nella mia città...
Ma era proprio un filtro? Dietro intanto si movimenta, lo schermo. Renzo Villa con il suo garbo che cammina con la creatività (quanto mi manca in questo chiassoso mondo) fa entrare i personaggi di Antenna3, prima di TeleAltoMilanese.
Rivivo il dramma di Tortora, piango.
Vedo arrivare il mio saltimbanco intelligente Lucio Flauto, rido.
Agli show di Ric & Gian andavamo anche noi.
La TV vera, no meglio viva. Quando non importavano i mezzi, ma la mente e la passione che scardinavano tutto e creavano. Anche quei poster, quei ritagli, destano in me memorie assopite. C'entriamo noi, tutti noi.
Poi Villa mi fa un brutto scherzo. Chiama Alberto Lupo.
Una giovane collega mi chiede: ma chi era, un conduttore sempre delle TV private?
Alberto Lupo. Non la sgrido perché penso a tutto ciò che non so io. E ho avuto la fortuna, solo la fortuna, di avere dentro di me quella voce. Oh sì prima di tutto la voce che scivolava con eleganza e profondità. La respiro, ancora.
C'è tanto da imparare qui e sono grata. Vorrei anche ritrovare una cantina dove far ripartire questi nostri cuori, desideri, talenti. Non come la Silicon Valley - dice bene Giovanna - ma come in una startup di nome Tam più di 40 anni fa.
Bottega Artigiana, via Zappellini 4, Busto Arsizio
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