Un tempo correvo perché qualcuno fingeva di piangere, e intanto mi sfuggivano le lacrime autentiche, a partire dalle mie.
Un tempo correvo a un minimo cenno e non mi accorgevo di dove stavo andando.
Adesso dal mio piccolo faro osservo le navi in difficoltà e posso uscire a soccorrerle. Ma solo dopo aver imparato, almeno un poco, a non muovermi per niente. E ancor prima a osservare.
Notte e un tempo correvo.
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