Giorno e notte accarezzando l'alba deserta. I cortili dove giocavi tu. Quelli che si sono fieramente salvati, quelli che stanno aspettando dolorosamente una sorte, quelli spazzati via e ricostruiti.
Luci soffuse, luci gridate. Luci ancora spente in attesa di brillare su una festa o su cosa chissà.
Giorno e notte della vita, scritti sui cartelli e sulle mura. E io provo a bussare dove non rispondono, ma sento un mormorio di piccioni o di angeli.


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