Nell'ora di un addio, si aggira un bambino. Gli occhi sgranati, a scoprire ciò che fingiamo di sapere. Le braccia al collo della mamma e in una mano un pupazzino: chissà chi protegge chi.
In una chiesa tra fiori e incenso, quel bimbo mi racconta lo stupore che lotta con il dolore. E vuole guardare oltre ancora.
Notte e c'è sempre un bambino.
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