Adesso Chiara si può accarezzare. Adesso può ascoltare la musica, le voci, i suoni più amati. Lo può fare attraverso tanti altri bambini. Lo può fare, perché ci sono persone straordinarie che hanno sofferto, soffrono, ma non si vogliono lasciar fermare dal dolore. Sono i suoi genitori, Marco e Stefania.
Chiara, sei andata via due mesi fa. O così dicono, perché come ha scandito la tua meravigliosa mamma, tu vivi, vivi, vivi. A Villa Tamagno, Varese, viene consegnata l'incubatrice all'avanguardia che è stata acquistata con il tuo amore. Ci sono mamma e papà, zio Luca, il direttore generale Callisto Bravi, il primario Massimo Agosti che al Del Ponte ha fatto di tutto con il suo staff per salvarti, la presidente della Commissione sanità senatrice Emilia De Biasi, la senatrice Laura Bignami. Altri angeli silenziosi e commossi che si sono presi cura di te e della tua famiglia in quei mesi all'ospedale.
Ci sono i bambini. Quelli che lottano come te, in reparto. Quelli che potranno combattere meglio, grazie anche a te. E' il tuo regalo, Gesù Bambino non li lascerà soli perché avrà anche un angioletto come te al suo fianco.
Il mio sguardo si posa su tua madre, che appoggia con delicatezza le mani sulla copertina della culla. Le sue mani, che ti cercano e ti trovano. Perché siamo nelle mani tue, Chiara, e di tutti gli angeli, di tutte le persone che ci insegnano ad amare la vita, quel pezzetto di vita che ci è stato affidato.
Nelle tue mani, Chiara, siamo sicuri. Ed è solo l'inizio, come l'inizio è stato della tua vita.
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