Io non riesco che a entrare in punta di piedi in questo mattino gelido, perfino dalla Madonna dell'Aiuto. Una porta chiusa con l'avviso che don Angelo si è messo in viaggio; l'altra sembra aprirsi con dolore.
- Vieni avanti, nella mia Chernobyl.
Sento la voce di monsignor Conca, tanti anni prima. Tra computer e quelle che allora sembravano davvero una centrale atomica o giù di li, nella sua abitazione vicino al santuario.
Com'è avanti, don Angelo, lui che è lì, accanto alla Madonna dell'Aiuto. Accanto alla mamma dell'eternità.
E adesso che mancano due giorni al Natale, lui che cosa fa. Va avanti.
Ascolto le parole di monsignor Livetti e la sua voce che altro aggiunge, tra cui l'emozione per la perdita di un amico vicino al Natale. Sappiamo, sentiamo che pur bisogna rallegrarsi: don Angelo era un custode sempre avanti. E alla Vigilia lui ci saluterà con affetto, ma dobbiamo lasciarlo andare. Perché lui avanti avrà subito da fare.
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