Come promesso, sono passata dagli amici l'ultimo giorno. Il penultimo per loro, a dire il vero, ma per noi l'ultimo restava in quel locale dove avevo comprato molto tranne l'amicizia: quella è fiorita, giorno dopo giorno.
Il negozio con gli scaffali ormai semivuoti, gli occhi lucidi e i clienti - chiamiamoli così - in processione accentuata rispetto ai giorni scorsi.
I miei amici. Resterà così. Ma quel negozio spento mi sembrerà una ferita che non si può guarire. Rimaniamo in contatto, ma lui vuole fare una foto, nel suo negozio. E mi dona un magnete per il frigo: come a restare uniti, come a trasferire qualcosa che ti ha sempre accompagnato, nella tua casa.
E' davvero l'ultimo giorno e cerco di non commuovermi. Ma perché poi? Commuoviamoci e viviamo.
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