Un pallore non di silenzio, di spavento o di natura. Scende un velo di cipria sulla notte. Polvere profumata d'altri tempi, che sfugge al regno delle creme disincantate.
Forse ê persino polvere di stelle, ma di quelle che non hanno vergogna nello sfogliare romanzi antichi e di nascondere il rossore nelle carezze della notte.
Cipria sulla sua notte, a coprire le sue paure.
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