New York da quelle acque riemergerà, come ha fatto dal fuoco e dalla polvere. Me lo dico, come una preghiera che mormoro dentro di me, perché amo questa città e questo mondo.
Ma Haiti? L'uragano infligge ferite, e non ne parliamo. Non ci sono immagini che scrosciano da lì, non ci sono gridi "incredibili" che accompagnano le nostre ore mediatiche, se non per pochi coraggiosi.
Il coraggio di portare anche un'altra voce.
New York, ti amo. E ti amo Haiti, dove la disperazione silenziosa sembra scorrere, ma dove so che c'è chi semina speranza.
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