Quest'anno lascio gli addobbi a metà per cause di forza maggiore e perché stanno bene così. Ma mi rincorre il pensiero di quando ripresi a farli, un anno dopo aver perso te.
Non me avevo la minima voglia, finché incontrai lei, che ugualmente si era sottratta a quel rito. Senza sua figlia non riusciva. Eppure la figlia aveva tanto amato il Natale, così le proposi: entrambe avremmo superato quel blocco, e avremmo addobbato le nostre case. Un altro Natale ancora, e lei non ci sarebbe stata più. Nemmeno lei, con il suo cuore spezzato e nello stesso tempo teso a dedicarsi agli altri.
Continuo a rivivere quel momento, l'impegno solenne di quel giorno prenatalizio. E penso che questi addobbi sotto voce siano per ascoltare una musica che mi sottragga alla malinconia.
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