Chiedo perdono quando non posso fingere. Non sono interessata. Sono in uno stato di grazia bruciante e mi sfuggono la maggior parte delle cose.
Sono in contemplazione, in un mondo ansioso, e vivo strani momenti, strani appuntamenti. Senti, brucia anche la pelle d'attesa, eppure è sazia.
Dovrei fingere, per educazione o affetto, di essere interessata alle corse collettive. Ma non riesco. E non posso che opporre un sorriso di scuse, ritraendomi.
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