Appena finito di suonare l'organo, il mio maestro si cala come per magia. E io come bambina stupefatta osservo l'antico meccanismo.
Gli avevo promesso il libro sulla lentezza e lui mi aveva avvisato: se pur lentamente, vieni per tempo, che la chiesa è affollata. Allora, lentamente mi sono avvicinata e sono arrivata con netto anticipo, come mi succede più che mai di questi tempi.
Oltre alla messa, pure le lodi nella chiesa stranamente luminosa. E il maestro arriva con la sua barba solenne, dopo essersi sfogato in un assolo. Accarezza il libro e offre il caffè: tutti gli rendono omaggio.
Anche una bambina, che sbircia ancora l'angolo segreto da cui è spuntato.
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