Nel mio paese, la luna non se ne vuole andare la mattina e chiacchiera con l'alba, incerta tra i due campanili.
La via è stretta e vuota, ma il silenzio non deve ingannare: c'è già un mondo in fermento, e si rifugia lì nella chiesa vecchia. Quella nuova è la compagna prescelta per l'ultima conversazione dalla luna nel suo rossore, mentre qui il sole si è già accordato con il cielo.
Un fiume compresso tra mure antiche, che si riversa poi con discrezione. C'è un locale famoso qui, tanto che - spiega una signora - vengono dall'estero per cenarvi. Mi immagino folle di americani o asiatici o altre popolazione ancora, poi specifica: Busto.
Qui siamo in un rione di Busto, ma in un villaggio, in un mondo a sé. E non mi stupirei se si rialzassero solide mura, su cui la luna scivolerebbe l'ultima volta.
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