Mentre parliamo, ci siamo distratti e abbiamo acceso la tv. Senza accorgerci quasi, abbiamo frenato i discorsi e siamo partiti con la storia. Condottieri, imperatori, sfarzo e sobrietà.
Poi le parole riprendono, io sto con Marco Antonio, Augusto troppo politico per i miei gusti. E poi quel povero Cesarione. La crudeltà. I calcoli. La sobrietà. Augusto torna umano, più umano di tanti mostriciattoli che a Roma sono oggi.
Notte sulla scia della storia, che cambia, ti segue, ti ferisce e a volte persino arriva in tv.
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