Che cos'è il mio rione. Il luogo dove non sono nata. Il luogo dove non risiedo. Il luogo da cui comunque mi sono allontanata presto, stretta tra il centro e Milano.
Mi hanno strappata in tempi e modi insospettabili e ho perso tanto forse.
Il luogo senza piazza. La chiesa senza campanile. La chiesa con il campanile ritrovato, dopo tante battaglie. Il luogo del sindaco buono, che pregava davanti alla Madonna delle Rose e dalla politica non ha mai guadagnato nulla.
La chiesa dove ti ho detto addio.
Il luogo che sto riscoprendo, grazie a una cucciola curiosa. E tante persone, per la via, chiedono aiuto con gli occhi e voci vacillanti.
Il luogo che è anche un po' mio ufficio. La pasticceria dove bisogna passare a fare gli auguri e bere l'ultimo aperitivo dell'anno con l'amica di una vita e del mio rione: conosciuta all'asilo, dove non volevo stare.
Il mio rione, che ha un nome unico in Italia, e mescola nostalgie a orgoglio.
Il mio rione è quello che ti spinge a scrutare una persona e domandarle: ma tu sei del mio rione? E sta già scorrendo un film, da rivedere insieme.
Nessun commento:
Posta un commento