lunedì 23 febbraio 2015

Ciao Emidio

Inciampano le parole, di fronte a un tigrotto come te. Dalle nostre parti, non si usa parlare, solo fare. E chi non lo capisce, non entra mai nei nostri cuori, perché non gliene frega niente.
Hai vinto tante battaglie, Emidio, questa in apparenza no: non riusciamo a rendercene in conto, fino in fondo, perché non è il tuo stile.

Allora non può essere così: tu hai vinto, ancora.

Ci manchi già, terribilmente. Quel tuo sorriso simpatico, irresistibile, le tue storie di tenera caparbietà e il tuo esserci sempre, in campo e fuori: come quel giorno di orgoglio al museo. 
Quell'orgoglio che ci manca, quell'orgoglio che ci rivogliamo. E che forse potete darci solo voi, con il potere del ricordo di un'epoca dove gli uomini - pure i calciatori, pensa un po' - conoscevano il sacrificio, lo cercavano, non se ne spaventavano. 

Ciao, Emidio Cavigioli: tu non lascerai la tua Pro Patria. Tu, mai.



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