Torna l'aria di Carnevale, incontrando gli amici e gustando i sapori. La sera si stinge per la pioggia e penso alle lacrime dei bimbi per i carri sospesi.
Ma io non riesco a piangere. Una deliziosa famiglia ha ricostruito tutto il viale della mia infanzia: si è rianimato con volti, profumi, sorrisi dietro i banconi. Neanche mi ricordavo che potesse contenere tutto questo.
Un'amica e io abbiamo un ricordo preferito: la focaccia della panetteria, che non ci lasciavano prendere per timore di ungere i quaderni. Per anni, è stato il sogno proibito e ancora adesso quando prendo una focaccia, mi assale un brivido di gustosa colpa.
Notte con la focaccia e il viale vivo.
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